Ortezzano
- Fiero
e ricco di suggestioni storiche Ortezzano si erge a 301 m. sul livello
del mare; il piccolo ma vivace comune oggi conta circa 840 abitanti e
vede le sue origini perdersi indietro nel tempo fino
all’epoca
dei Piceni ( IX-III a.C.).
Il toponimo, costituito da un nome prediale, con il tipico suffisso
–ano, lat. –anum, ci da chiare indicazioni su
questo
territorio in età romana: diviso in centurie e distribuito
ai
veterani, fu luogo ideale e prediletto per costruire ricche ville
rustiche, una di queste dovette appartenere ad un non meglio
identificato Ortentius o, più probabilmente, Horatius. A
partire
dall’VIII secolo il territorio di Ortezzano fece parte della
vasta area che entrò nel novero dei domini farfensi. In
questa
zona Farfa possedette almeno fino all’inizio del XII secolo:
la
curtis Sanctae Marinae vel Mariae e la curtis Sancti Gregorii de
Ortezzano.
Dal IX all’XI sec. i duchi di Spoleto eressero castelli sulle
alture di rilevanza strategica ed anche Castrum Ortezanii, nel 927 d.C.
venne munito di mura castellane per proteggere l’abitato
dalle
frequenti scorrerie di Ungari, Saraceni, Normanni e altri nemici
occasionali. Le vicende storiche di Ortezzano, poi, seguirono quelle
del fermano e quelle dello Stato Pontificio, di cui entrò
definitivamente a far parte fino alla riunificazione d' Italia. Il
sistema mezzadrile, qui universalmente diffuso a partire dal
‘400
con l’organizzazione del territorio in poderi sempre
più
piccoli, e l’insediamento su di essi di famiglie coloniche,
ha
garantito il controllo di ogni metro di terra dando vita a
un’eccezionale varietà di colture che continua
ancora ad
essere presente. L’economia del paese è legata
all’agricoltura e ad essa sono connesse molteplici iniziative
di
trasformazione e commercializzazione dei suoi prodotti.
La fertilità della valle e del territorio collinare permette
di
ottenere una pregiata coltivazione ortofrutticola. Numerosi sono i
laboratori artigianali a conduzione famigliare che si caratterizzano
per la specificità dei prodotti: la lavorazione di carni
suine,
la produzione di olio e uva che le cantine locali trasformano in olio e
vino di qualità come il Falerio e il Rosso Piceno. I piatti
della cucina tipica sono l’agnello arrosto “co
battuto”, il castrato, la polenta, i
“vincisgrassi”.
Da vedere
Chiesa di San Giuseppe, oggi all’interno del centro urbano di
Ortezzano, nel XVIII secolo era ancora una chiesa suburbana, in quanto
ubicata al di fuori della porta del Castello. All’interno vi
era
un solo altare murato e nel 1771 i lati est ed ovest erano ornati con 7
quadri (4 nel lato ovest e 3 nel lato est). Sul lato est della chiesa
vi era un piccolo campanile, sormontato da una croce di ferro e
l’effigie di San Giorgio.
Chiesa di Sant’Antonio da Padova, nella quale per antica
consuetudine si solennizzava la festa di Sant'Antonio. Nel 1863 la
piccola chiesa rurale divenne chiesa cimiteriale, qui venne sepolto il
prof. Giuseppe Carboni ed ancora oggi vi è la sua tomba.
Chiesa di San Girolamo in pessimo stato di conservazione viene
ricostruita intorno al 1770. L’edificio ha una pianta
rettangolare, larga 12 m. e lunga 18 m., con tre navate interne, di cui
le due laterali molto piccole e separate dalla navate centrale da tre
arconi ogni lato.
Chiesa del Carmine è stata costruita tra il 1715 ed il 1725.
Chiesa anticamente stata usata come chiesa cimiteriale, ha una pianta a
croce latina, in corrispondenza dell’incrocio dei bracci si
erge
la cupola ottagonale, staccata dagli archi ribassati sui quali si
imposta un basso tamburo; la cupola termina con un lanternino,
anch’esso ottagonale. Il campanile risale al 1847.
Chiesa di Santa Maria del Soccorso ricostruita quasi completamente nel
1450 in sostituzione della scomparsa chiesa foranea di Santa Maria
delle Grazie, ha una pianta a croce greca e al suo interno conserva, in
una cappella laterale, i resti di un affresco raffigurante Santa Maria
delle Grazie con i Santi Girolamo e Maria Maddalena.
Sull’altare
maggiore è conservata un’opera di Vincenzo Pagani
raffigurante “La Madonna in
trono con il bambino tra i Santi Girolamo, Sebastiano, Francesco e
Agostino”.
Fonte Tre Cannelle – Fonte da Bora – Fonte de
Mara’.
Sono tre strutture situate in campagna, le quali utilizzate fino agli
anni ’70 come approvvigionamento di acqua per il centro
urbano e
per la campagna, sono state recentemente riportate a nuova luce con
restauri volti a garantirne lo stato conservativo.
Monumento ai Caduti, costruito nel 1972 su disegno del pittore-scultore
Marcello Savini
Torre Ghibellina, è la più importante
testimonianza che
ci resta dell’antico castello del XIV sec. Alta 15 mt.
Costituisce un raro esempio di costruzione militare a pianta
pentagonale con merli a coda di rondine.
Riferimenti
Sindaco: Malaspina Maura
P.zza Umberto I° n. 4 – Ortezzano (FM)
Tel 0734.779181; Fax. 0734.779309 www.ortezzano.135.it
com.ortezzano@provincia.ap.it
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