Sant'Elpidio a Mare
- La
città di Sant’Elpidio a Mare sorge sulla collina
che
domina le valli del Chienti e del Tenna ed è un centro ricco
di
testimonianze storiche e culturali. Le sue origini, incerte e
controverse, si fanno risalire all’antica città
romana di
Cluana (dal fiume Chienti, Cluentum), distrutta dai Goti nel 410 d.C.
Il nucleo centrale è del sec XI e si sviluppa intorno a
quello
che venne chiamato “Castello di
Sant’Elpidio”, nel
territorio di una delle più grandi e potenti abbazie
benedettine
delle Marche: Santa Croce al Chienti, fondata, secondo la leggenda, dal
cavaliere ascolano Lotario, per espiare l’uccisione del padre
della sua amata Imelda, che ostacolava il loro amore. Sempre in lotta
con i castelli vicini, intorno alla metà del sec. XIII
Sant’Elpidio costruisce un porto tra i fiumi Tenna e Chienti
(nel
1952 il Porto sarà comune autonomo) e diventa tanto
importante
da entrare in contrasto con le mire espansionistiche e di potere della
vicina Fermo.
Proprio a causa di una politica antifermana viene distrutta quasi
totalmente nel 1377 da Rinaldo da Monteverde, tiranno di Fermo, ma gli
elpidiensi, già nel 1380, iniziano la ricostruzione sul
Colle
della Pieve, l’attuale centro storico. Attraversando gli
stretti
vicoli del centro o passeggiando lungo le antiche mura castellane, si
può respirare il fascino di una storia gloriosa. Delle sette
porte, che consentivano l’accesso alla città
rimangono
Porta Canale del sec. XIV, Porta Marina (sec. XIV), imponente struttura
difensiva, e Porta Romana, completamente ricostruita in epoca fascista;
in Piazza Matteotti si trovano: la Basilica Lateranense della
Misericordia, di forme tardo cinquecentesche, che ospita
nell’abside tre tele del Boscoli; nel corso del XVIII secolo
la
Chiesa è stata arricchita con due cantorie lignee, nelle
quali
sono collocati gli organi del grande Maestro Veneto Pietro Nacchini
(1757) e dell’allievo Gaetano Callido (1782); sulla parete di
destra domina una tela dell’anconetano Andrea Lilli (1602),
che
raffigura il Martirio di Santa Marta. La Torre Gerosolimitana (sec.
XIII), alta 28 metri, conserva, sopra l’orologio, la croce ad
otto punte dell’Ordine dei Cavalieri di Malta; la porta
d’ingresso è sormontata da una lunetta,
proveniente
dall’Abbazia Imperiale di Santa Croce al Chienti,
raffigurante il
“Christus Triumphans”.
La Perinsigne Collegiata (sec. XIII), la chiesa maggiore, dedicata a
Sant’Elpidio, patrono della città, presenta
finestre
gotiche con decorazioni in terracotta; l’interno a tre navate
racchiude autentici capolavori, tra cui il maggiore altare in stile
barocco esistente nelle Marche, realizzato da Angelo Scoccianti (1702)
e dedicato all’Annunziata; un’opera del Pomarancio
dedicata
alla Madonna del Carmine; un pregevole sarcofago romano in marmo greco
(IV sec. d.C.), raffigurante una scena di caccia al leone; una tela di
Jacopo Palma il Giovane, sul transetto sinistro. Il Palazzo Comunale
(fine sec. XIV), la cui facciata fu ristrutturata prima dal Tibaldi e
poi dall’Aleandri, conserva nella sala adiacente quella del
Consiglio i ritratti di alcuni elpidiensi famosi. Lungo Corso Baccio si
incontrano: il Teatro Luigi Cicconi, realizzato nel 1870
dall’architetto Ireneo Aleandri, che mantiene soltanto la
facciata neoclassica e la Chiesa di San Filippo Neri (sec. XVIII), con
interno decorato con stucchi policromi e soffitto a volta dipinto, che
conserva opere di Nicola Monti e Alessandro Ricci (sec. XVIII).
L’ex Convento dei Padri Filippini ospita la Pinacoteca Civica
che
custodisce, tra i tanti capolavori, un Trittico e un Polittico di
Vittore Crivelli (sec. XV), un’opera del Tizianello (sec.
XVI) e
una ricca collezione di incisioni di artisti nazionali e stranieri.
L’edificio è anche sede del Museo della Calzatura
“Cav. Vincenzo Andolfi” dove, attraverso un
excursus per
aree tematiche, si potrà scoprire un mondo forse poco
conosciuto
ma ricco di sorprese, ammirando centinaia di attrezzi e calzature che
ben evidenziano le trasformazioni che ha subìto la moda nel
corso dei secoli. Sant’Elpidio a Mare infatti è
uno dei
centri più importanti e rinomati
del distretto calzaturiero fermano-maceratese; sede di numerosissimi
insediamenti artigianali ed industriali che, per l’alta
qualità dei prodotti e la notorietà delle
griffes,
rappresentano l’Italian Style nel mondo. La città
è
inoltre molto vivace sotto il profilo turistico e culturale. Tra le
varie attività culturali, spicca la “Contesa del
Secchio”, rievocazione storica più antica delle
Marche che
trae ispirazione da “lu jocu de lu puzzu”: un misto
di
pallamano e pallacanestro giocato tra le quattro Contrade cittadine
nella seconda settimana di agosto in centro storico.
Riferimenti
Sindaco: Mezzanotte Alessandro
Piazza Matteotti, 8 – 63019 Sant’Elpidio a Mare
(FM)
UFFICIO CULTURA E TURISMO
Tel.( + 39) 0734/8196204 – 372 – 373
Fax. ( + 39) 0734/8196372 – 379
www.santelpidioamare.it
culturaeturismo@santelpidioamare.it
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